Rifugio Duca degli Abruzzi
Descrizione della località

Il Rifugio, costruito nel 1908 dalla Sezione CAI di Roma, nel tempo è stato ammodernato e nel 2007 ha subito una corposa ristrutturazione. La struttura è dotata di riscaldamento, energia elettrica ed acqua non potabile pompata da Campo Imperatore, utilizzata in cucina e per i servizi. Il rifugio è dotato di ben 24 posti letto e di un bar ristorante con comodi tavoli.

Posizionato sulla Cresta del Monte Portella a 2388 metri, è raggiungibile con 40 minuti di cammino da Campo Imperatore, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, a ridosso del Corno Grande e delle principali vette del massiccio, con una vista mozzafiato su entrambi i versanti.

Il tempo è decisamente mutevole e variabile; le condizioni generali possono ribaltarsi nel giro di pochi minuti ed il vento è il dominatore incontrastato di questo affascinante luogo. Infatti la posizione di cresta, lo espone ad ogni tipo di corrente, e le raffiche varcano con agilità i 100 chilometri orari con punte a volte superiori ai 200! Questo rende molto complicato la stima delle precipitazioni che a questa quota sono in gran parte nevose. Solo dalla metà di maggio, alla metà di settembre, prevale la pioggia, ma ciononostante gli accumuli di neve sono spesso esigui e ridotti a pochi centimetri di ghiaccio, poichè il vento impetuoso tende a spazzare la zona del Rifugio e ad accumulare molto sui versanti sottovento, dove non è difficile sperimentare altezze del manto di diversi metri. Non abbiamo a disposizione dati storici per quel che concerne l'andamento termico della zona, ma possiamo stimare una media annua di circa 2 gradi positivi, con il mese più freddo in gennaio (-4.5/-5) ed il più caldo in luglio (+10/+10.5)

L'attuale strumentazione è composta da parti meccaniche per la rilevazione del vento. Infatti la stazione è munita del classico anemometro a coppette e banderuola. L'Associazione è conscia del fatto che in un luogo come questo, con un tempo spesso decisamente proibitivo, tali parte meccaniche specie in inverno, hanno vita dura. Infatti i depositi di galaverna, uniti al forte vento, possono generare il ben noto effetto vela, con il concreto rischio di spezzare le parti più fragili. Pertanto, non appena ne avremo la possibilità, provvederemo alla sostituzione delle parti meccaniche più fragili, con altre più robuste ma comunque funzionali.

La stazione meteorologica è stata installata ed attivata il 9 luglio 2017.

(Descrizione a cura di Andrea Cucchiarella, Socio Fondatore e Presidente dell'Associazione MeteoAQuilano)

Posizione

Dati tecnici

Strumentazione: Davis Vantage Pro 2 modificata: braccio anemometro autocostruito in ferro; scheda ISS riposizionata in scatola stagna e supporto pannello solare stampato in 3D.

Schermatura: Schermo passivo Davis

Altezza sensori dal suolo: 230cm termoigrometro, 250 cm anemometro

Tipologia terreno: Ghiaia - Montana - Cresta

 

Foto
 

Modifiche alla strumentazione datate dicembre 2019. Aggiunta antenna direttiva con spostamento della parte ricevente presso l'Ostello di Campo Imperatore. Modificato anche il supporto della scheda ISS e dell pannello solare, stampato in 3D. Il tutto è adesso ancorato al palo per limitarne l'esposizione alle intemperie.

Altra visuale sulla strumentazione modificata.

Visuale sulla stazione meteo, con l'anemometro con braccio in ferro autocostruito.

Vista ravvicinata con sguardo verso est.

Altra Vista ravvicinata con sguardo rivolto ad ovest.

Visuale sulla Davis VP2 con il vecchio anemometro ed il precedente imbuto aerocone, sullo sfondo il Rifugio che ospita gli apparati interni.

Visuale verso est-sudest con magnifica vista sull'altopiano di Campo Imperatore.

Visuale verso sud da cui si vede anche parte della conca Aquilana.

Visuale ravvicinata sulla stazione meteo, con il Corno Grande.

Vista dalla zona dell'installazione verso nord; a sinistra il Pizzo Intermesoli (2.635 m s.l.m.), a destra il maestoso Corno Grande (2.912 m s.l.m.), al centro la conca di origine glaciale di Campo Pericoli.

Visuale notturna sul Rifugio e sulla stazione meteo.