LA AO, LA NAO, IL RISO, IL GRANO E COSA E’ IMPORTANTE.
In questi giorni di grande scombussolamento stratosferico si sente spesso parlare del valore dell’indice AO e di come una sua permanenza in ambito positivo per 40/50 giorni, come tale si prospetta se il raffreddamento della strato farà aumentare la già notevole velocità del vortice polare troposferico, sia dannosa per le freddi sorti del già scarso inverno europeo. Ma cosa è l’indice AO?. AO sta per Artic Oscillation, oscillazione artica, esso è la differenza di pressione che si ha tra le zone di medio-bassa latitudine ( 35° 45° nord) e il polo nord. Se essa è positiva significa che la pressione nelle zone medi-basse è più alta di quella al polo, ciò non è generalmente favorevole a discese di aria fredda poichè essa rimane confinata alle alte latitudini. In caso di AO negativa abbiamo il contrario, alta pressione al polo e bassa a sud, situazione che può comportare discese di aria gelida fino a latitudini inferiori. Ma la cosa non è semplice come sembra perché il clima europeo è talmente soggetto, ha la disgrazia di avere un oceano ad ovest, alle correnti occidentali che anche con AO negativa il freddo può non essere presente. La sorte dell’inverno europeo è strettamente collegata ad un altro indice che a mio modesto avviso, è quello di cui bisogna tenere conto, la NAO. North Atlantic Oscillation, oscillazione nordatlantica, essa è sempre una differenza di pressione ma stavolta lo è tra le zone delle Azzorre e l’Islanda. Cosa significa avere una NAO positiva? Significa che la pressione sulle Azzorre è maggiore di quella sull’Islanda, tradotto in termine climatico abbiamo una depressione di Islanda attiva che veicola perturbazioni ma soprattutto aria oceanica verso la nostra penisola. Il tempo atlantico non è e mai sarà apportatore di freddo e neve in Europa. In caso di NAO negativa abbiamo il contrario, la pressione sull’Islanda è più alta di quella sulle Azzorre e ciò significa che l’alta pressione delle Azzorre è eretta e arriva fin sull’Islanda se non più in lato. Questa è la situazione principe per avere irruzioni fredde sull’Europa poiché l’alta pressione blocca le correnti tiepide atlantiche e fa scendere sul suo versante orientale aria fredda di origine artica verso l’Europa. In altri tempi sotto la spinta delle correnti atlantiche l’alta pressione si coricava sul suo fianco orientale andando ad agganciare l’alta russa siberiana ( ponte di weikoff), ormai sparita dal contesto climatico europeo, dando il via a massicce irruzioni di aria siberiana sul nostro continente. Quanto detto sta a significare che il valore dell’indice AO non sempre è fondamentale per le “fredde” sorti europee, nella prima immagine possiamo vedere come pur essendo presente un’alta pressione sul polo, l’Europa e l’Italia in maniera particolare, siano ancora sotto l’influenza delle tiepide correnti occidentali. Nella figura due vediamo che sul polo è presente una bassa pressione, quindi siamo in regime di AO positiva ma abbiamo un alta di blocco in atlantico, NAO negativa, che da via ad un’irruzione di aria fredda che porterà freddo e neve sulla nostra penisola. Avere AO negativa è come dire quest’anno avremo tutte le condizioni per avere un ottimo raccolto di riso, purtroppo però qui coltiviamo grano e quindi non è detto che le condizioni saranno ugualmente positive per la sua coltivazione. In caso di NAO negativa invece sappiamo che le condizioni per avere un buon raccolto di grano ci saranno tutte.
Figura 1
Figura 2
Pasquale Contento